Aggiustare ciò che non funziona, o almeno provarci, significa risparmiare sull’acquisto di nuovi, ingombranti e costosi oggetti. Oggi quindi mi sono dedicata a recupero, riparazioni e rinnovamenti. Ecco i miei step. Leggi tutto “Una settimana di decluttering: Giorno #6”
Una settimana di decluttering: Giorno #5
Passiamo ora alle cose serie, quelle noiose, ma anche piacevoli, a volte. Ecco i prossimi dieci step per cominciare a concludere la nostra settimana, o mese a seconda del tempo a disposizione, di pulizie di casa.
Step 1:
Mettiamo insieme tutti i documenti da ordinare, i fogli sparsi, le fatture, le dichiarazioni dei redditi, gettiamo quelli scaduti, le buste vuote, gli scontrini antichi e infiliamoli in grandi raccoglitori coi buchi.
Step 2:
Pulizia nella cassetta del pronto soccorso, via i medicinali scaduti, i packaginkg avanzati, i tubetti spremuti a metà, i rasoi arrugginiti, le saponette pietrificate, le bombe effervescenti consumate dall’umidità, tutto ciò che fa zozzume e bruttura e che occupa spazio inutile.
Step 3:
Nel salotto ci sono sicuramente cassepanche piene di vecchi giochi di società, zampironi spezzati e lampadine rotte, costumi di carnevale e vecchissimi stracci che “si sa mai”. Svuotare e risistemare.
Step 4:
Le bacheche di sughero possono accumulare strati di biglietti da visita, appunti, foto e numeri di telefono da far invidia a un archeologo. Svuotatele e riattaccate solo ciò che è importante.
Step 5:
CD musicali e film. Questa è una parte bella. Rimettere i cd nelle loro custodie, ascoltarne uno dopo l’altro e poi rivedersi qualche vecchio film mentre si pulisce la casa non è male, no? E le vecchie musicassette. Vale la pena tenerle se non si ha un impianto con cui ascoltarle?
Step 6:
Altra cosa bella, mettere a posto i libri. A me piace molto radunarli per genere o per colore o per ordine alfabetico, e tornare a leggere qualche vecchio romanzo dell’adolescenza, o a sfogliare un fumetto che mi faccia venir voglia di dipingere.
Step 7:
Aprite tutti i cassetti pieni di minuterie e di chiavi vecchie, occhiali da sole senza una lente, candele mezze consumate, portacandele sbeccati, scotch di carta ormai finiti, buttate e riordinate tutto!
Step 8:
Con l’armadietto delle pulizie è semplice: basta eliminare i vecchissimi detergenti evaporati, gli spray finiti, i guanti di gomma bucati e tenere solo ciò che è necessario.
Step 9:
Sgabuzzino aiuto! Qui ho sempre paura di mettere mano, ma va fatto, va fatto e basta. Io ho trovato vecchi rulli da imbianchino, plafoniere e piastrelle rotte, tubi e pertiche, pallet e bottiglie di vino ormai diventato aceto, fai te.
Step 10:
Siamo al quinto giorno e stasera ci meritiamo un film, un buon libro e nanna presto!
A domani!
Una settimana di decluttering: Giorno #4
Anche i disordinati cronici, ad un certo punto, provano il desiderio di mettere a posto. Perché succede questo? “Mettere in ordine la casa significa muovere gli oggetti da un posto ad un altro. Quando pensiamo a dove metterli, a come posizionarli, gli diamo automaticamente un senso – scrivono gli autori della ricerca – tramite questo processo, le persone costruiscono confini simbolici. Tracciano le linee guida del loro ambiente domestico, dove vivono e hanno interazioni”.
Dall’articolo Disordine aiuta ad affrontare le avversità della vita
Una settimana di decluttering – Giorno #3
Oggi mi sono dedicata al miglior ricettacolo di germi della casa e di alimenti scaduti e di sporcizia negli angoli, luogo di piaceri e dispiaceri, di chiacchiere e di bevute, spazio della casa molto vissuto ma spesso snobbato, la cucina.
Ecco come potrete sistemare, mantenendo il ritmo dei primi giorni e gratificandovi spesso con pause rilassanti, la vostra cucina.
Una settimana di decluttering – Giorno #2
Come raccontato nel post precedente, mi sto dedicando per una settimana alla pulizia profonda della casa, il vero e proprio decluttering, ovvero la splendida attività di liberarsi delle cose inutili e creare spazio.
Mantenendo validi quasi tutti gli step del primo giorno, continuiamo con i successivi, passando per la camera da letto e il bagno.
Una settimana di decluttering – Giorno #1
Ho una settimana da dedicare alla casa, ai miei spazi personali e a quelli condivisi, e anche alle cose da mettere in ordine o da buttare.
Ispirata da un post su come liberarsi degli oggetti inutili e fare ordine in trenta giorni, io che sono una o tutto subito o niente ho deciso di impiegare sette giorni per dare il benvenuto alla primavera come si deve e vivere meglio in una casa essenziale e ariosa. Ecco la cronaca di questi giorni che, prevedo, saranno un inferno, ma poi sai che soddisfazione?
Scaffali con le doghe di un letto aka “Il Falegnomo colpisce ancora”
Che cos’ha di strano questo mobile? Sarà mica storto il pavimento, o sarà stato costruito da un Falegnomo ubriaco? Niente di tutto ciò! Scopri come le doghe di un vecchio letto possono diventare uno splendido scaffale! Leggi tutto “Scaffali con le doghe di un letto aka “Il Falegnomo colpisce ancora””
FAI DA TE: la ghirlanda con i colori dell’Autunno
Nei giorni scorsi due amiche, ben DUE, mi hanno chiesto di fare per loro una ghirlanda da appendere alla porta, che avesse i colori dell’autunno e che fosse fatta con materiali naturali.
Niente di più facile! :-)
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Sacchettini di Lavanda per profumare la vita…e l’armadio
Un paio di mesi fa s’è fatta la raccolta della Lavanda in giardino. Certo non si immaginava che quei cinque arbustelli comprati al mercato diventassero nel giro di pochi anni una fila di veri e propri cespugliazzi, eppure… la raccolta è stata molto fruttuosa, una grande abbondanza di fiori in piena fioritura e in piena espansione del loro profumo, con in più la bellezza di trascorrere un pomeriggio diverso dagli altri.
Poche settimane dopo, ché la lavanda si secca in fretta, ecco che ho sbriciolato i fiori separandoli dai gambi secchi e ne ho fatto dei graziosi sacchettini per profumare l’armadio.
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Il tuo balcone: un libro “chicca” di Davide Ciccarese
Questo è un libro divertente. Per chiunque ami le piante, chiaro.
Che poi l’altro giorno pensavo che tanto ci lamentiamo del poco verde nelle città, ma non siamo in grado di tutelare e trattare con rispetto quel poco di verde che c’è. Perché?
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