È stata dura non parlarne con nessuno, perché si trattava di decidere nel modo più tranquillo possibile, senza coinvolgimenti emotivi né sensi di colpa, o rimpianti o cose sospese.
Dopotutto non vado poi così lontano, perché farla tanto tragica?
Insomma tra pochi giorni vado a stare a Roma, sì. È un’occasione lavorativa a cui non potevo dir di no, così ho deciso. E per qualche mese andrò in giro per la città e dintorni nei vari luoghi d’incontro ambientalisti e vegani a raccontare la mia esperienza di vita ecologica. Forse perfino nelle scuole! Forse sarebbe meglio nelle carceri.
Perciò dovrò trasferire altrove il mio progetto di vita a impatto 1. In un’altra città, un’altra casa, in mezzo a nuova gente e nuovi odori.
Un biglietto di sola andata, ma tornerò abbastanza presto da non aver assorbito l’accento romano. Credo.
La mia gente meneghina mi mancherà, ma sarà divertente raccontare sul blog nuove e importanti esperienze, per me che non sono mai stata lontana da Milano per più di tre settimane.
Ci sarà comunque il tempo di salutarci tutti, lo prometto.
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selvetti… mi sento così irritato che non posso che darle il “lei”: ci sono cascato, come una pera. Ascolti bene perché glielo dico una sola volta e glielo dico in milanese: vadi a dar via i ciap, lei e i suoi pesci d’aprile!!
LOL, ci sono cascata anch’io, stavo per piangere!!!! :D
ammoooore :D
caduta in pieno anche io ;°)
io ero così contenta per te, che sono rimasta malissimo quando ho visto che si trattava di un pesce d’aprile :-(
vedrai Miro, prima o poi succederà.
Mentre lo scrivevo infatti sentivo un po’ di amarezza :D
È per questo che ho scelto Roma e non l’Australia.
#GIAO, sono uno dei pirla. GIAO.
:-D Ci sono cascato in pieno anche io solo che non avendo cliccato su “leggi il resto” me l’hanno dovuto dire che era uno scherzo!!!
Un pesce d’aprile da una vegana!!!!! mitica!
peccato!
AAAAHHHH
infatti, ci ero cascata pure io.
CATTIVA :P